Musica dance anni 90: Radio Deejay e Time Records per uno show memorabile

3 dicembre 2014: una giornata che entrerà nella storia della musica dance. Tutto parte alle 14, da Via Massena a Milano, con la diretta della reunion del Deejay Time al completo. Un successo clamoroso: centinaia di messaggi inviati dagli ascoltatori, record assoluto in Italia di numero di tweet (#deejaytimereunion).
Ma non poteva finire così…. per concludere la giornata alla grande, il Deejay Time si è trasferito in quel di Brescia, in una location d’eccezione realizzata nello spazio industriale di via Viterbo, per festeggiare i 30 anni della Time Records di Giacomo Maiolini, casa discografica indipendente che in questi trent’anni ha segnato in modo indelebile la storia della musica dance in Italia e nel mondo. Presente il pubblico delle grandi occasioni; c’erano un sacco di addetti ai lavori e ospiti d’eccellenza, tra cui Maya, gli Authere Brothers e le “nuove leve” di oggi, come Imany. Ma andiamo con ordine.

Dalle 22, all’apertura, in consolle c’era Robert Passera, considerato tra i dj più autorevoli della scena lounge-deep italiana, che ha proposto un cocktail di sonorità cool, contaminate da Swing, Funk, Nujazz, Bossanova. Un pezzo che ho “beccato” nel set: Kobrasmile, di Barrio Jazz Gang

La serata, presentata da Andrea e Michele, si apre con quello che è il futuro della Time Records: due artisti nuovi ma già molto affermati: i Panzer Flowers, con We Are Beautiful

per poi proseguire in toni più soft, con Imany, You Will Never Know‬, seguita da Feder con un pezzo nuovo dalle sonorità deep, e ritorna ed esibirsi Robert Passera, dopo il warm up iniziale, con suoni, questa volta, più dance.

ALBERTINO: SI PARTE CON MITICA DANCE ANNI 90!

A mezzanotte in punto sale sul palco Albertino, che comincia il set con gli Snap di Rhythm is a dancer (un pezzo da molti definito l’icona della dance degli anni 90), per poi proseguire con i Technotronic di Pump Up The Jam, It’s Like That (Run D.M.C. by Jason navins  rmx) e King of my castle dei Wamdue Project (canzone lanciata proprio da Albertino stesso nel 1998). Ultima song: una sempre emozionante God is a DJ dei Faithless.

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Presentato da Albertino, il grande Tony Scott , rapper olandese di origini indiane, che a fine anni 80-inizio 90, ha avuto un successo planetario. Tra l’altro, è stato il primo artista di cui la Time Records ha acquisito la licenza internazionale, nel 1989. Alberto stesso ha ricordato che Tony Scott è stato autore della prima sigla del Deejay Time!

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DJ MOLELLA: CHE GRINTA!

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Dopo la parentesi rap, si ritorna alla dance! È il momento del DJ Molella. Inizio di grande impatto per lui, con Mauro Picotto (Komodo), Soundlovers (con Surrender), Real 2 Real (I like to move it),  e Storm. Una sequenza più elettronica rispetto a quella di Albertino, che riporta alle atmosfere di Molly4Deejay (ricordate il programma? Ecco un ricordo QUI). Un’ottima performance, seguita dagli amici di sempre (con cui ha realizzato molti successi): gli Outhere Brothers. Eccoli in azione qui sotto, memorabili! (foto credit: deejay.it)

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Questi ragazzi di Chicago hanno creato un’energia incredibile tra il pubblico, due animali da palcoscenico, che ho avuto l’onore di incontrare prima della serata: molto disponibili e simpatici, hanno promesso un ritorno in grande stile! Hanno eseguito tutti i loro pezzi famosi, partendo da quello che li ha fatti conoscere: Pass the toilet paper.

FARGETTA… MIXING FOR EVERYBODY. CON UNA CHICCA DEI TWENTY 4 SEVEN

Accompagnato dal famoso jingle “Fargetta mixing for you”, sale sul palco un autocelebrativo Mario Fargetta (aka Get Far), che inizia il set con due sue canzoni: Music e The music is movin. Il terzo pezzo in scaletta è una sorpresa: cambio di stile e di BPM, con “I can’t stand it” dei twenty 4 seven (una hit all’inizio del agamica decade: era l’estate del 1990). Terminato il set, prende la parola Albertino, che ricorda il grande successo che Mario Fargetta ha realizzato con Alex Farolfi (con il progetto The Tamperer): Feel it. Ed ecco apparire, avvolta da un abito bianco (che poi toglierà… per rimanere in abiti molto succinti) la bellissima Maya.

PREZIOSO… IN ACTION! MUSICA AD ALTI BPM

La serata volge al termine, è circa l’una e mezza, ma manca ancora un “pezzo da novanta”! Prezioso! Accolto dagli applausi del pubblico, un Giorgio per cui il tempo pare non sia passato, con il suo cappello e la lunga chioma. Il suo è stato il set con la più alta gradazione di BPM: per un po’ si è viaggiato davvero velocissimo, con The Mountain of king di Digital Boy e Move Your Ass di Scooter, che ha davvero infiammato il pubblico (devo dire, inaspettatamente!). Ma so già che volete sapere quale è stato il disco con cui ha aperto: eccovi serviti. La mitica James Brown is Dead degli L.A. Style.

Ma la serata non è ancora terminata: sono le due, Andrea e Michele ringraziano tutti, sale sul palco Giacomo Maiolini di Time Records e Linus, che consegna i premi allo staff del Deejay Time, e poi i saluti e… il gran finale, con Black Legend (come dimenticare il suo “vocione” in stile Barry White) e la sua You See the Trouble with Me.

Quando tutto sembra terminare, però, riparte la festa: direttamente da Ibiza, la happy music del Flower Power.

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